"L’arte, ha il potere di costruire, decostruire, trasformare, attraverso la sensibilità di chi crea.
Cerca la sintesi fra forma e contenuto.
Richiede passione, cura e dedizione.
Mille e diversi sono i percorsi dell’ operare artistico, perché essi partono sempre da un personale e misterioso processo creativo, soggettivo per ogni artista.
Nelle opere di Cristina Zucchi, l’elemento predominante è il colore, la condizione fondamentale della nostra percezione, della nostra esistenza; esso si fa carico di rappresentare le emozioni, le impressioni, i desideri, le fantasie che costantemente interessano la nostra quotidianità.
Cristina, dimostra di saper trattare con originalità, raffinatezza, certe intensità e vibrazioni del colore che viene manipolato e dominato, diventando pura emozione.
I colori quasi si smaterializzano, i rossi, i gialli trasmettono un soffio caldo, i colori dei cieli sono trasfigurati in suggestive atmosfere, si ha l’impressione di vivere ad occhi aperti in un sogno.
L’elemento naturale è visibile, il paesaggio è presente ma trasformato.
Le cromie sembrano scivolare sulla tela, i forti; decisi accostamenti, ricchi di movimento, caratterizzano le opere pittoriche dell’artista.
I colori si mescolano, in un armonico equilibrio, in una luce calda e fredda, avvolgente, come dovrebbe essere la materia dei sogni, delle notti e di storie mai raccontate.
L’artista , percorre verso l’astrattismo, per puntare con decisione verso una nuova fase: l’informale, che è il prossimo imminente approdo.
Colore, astrazione e emozione diventa un invito a scoprire il mondo attraverso le sue infinite gradazioni di colore, per sollevare il velo di grigiore che talvolta offusca i nostri pensieri in vista di un ottimismo possibile e da perseguire.
La pittura è intrisa di immense distese di colore, soffuso, energico, accompagnato da lieve aerea malinconia, diventano luoghi dell’anima in un silenzio colorato”.
Cristina Boaretto
2016
Cerca la sintesi fra forma e contenuto.
Richiede passione, cura e dedizione.
Mille e diversi sono i percorsi dell’ operare artistico, perché essi partono sempre da un personale e misterioso processo creativo, soggettivo per ogni artista.
Nelle opere di Cristina Zucchi, l’elemento predominante è il colore, la condizione fondamentale della nostra percezione, della nostra esistenza; esso si fa carico di rappresentare le emozioni, le impressioni, i desideri, le fantasie che costantemente interessano la nostra quotidianità.
Cristina, dimostra di saper trattare con originalità, raffinatezza, certe intensità e vibrazioni del colore che viene manipolato e dominato, diventando pura emozione.
I colori quasi si smaterializzano, i rossi, i gialli trasmettono un soffio caldo, i colori dei cieli sono trasfigurati in suggestive atmosfere, si ha l’impressione di vivere ad occhi aperti in un sogno.
L’elemento naturale è visibile, il paesaggio è presente ma trasformato.
Le cromie sembrano scivolare sulla tela, i forti; decisi accostamenti, ricchi di movimento, caratterizzano le opere pittoriche dell’artista.
I colori si mescolano, in un armonico equilibrio, in una luce calda e fredda, avvolgente, come dovrebbe essere la materia dei sogni, delle notti e di storie mai raccontate.
L’artista , percorre verso l’astrattismo, per puntare con decisione verso una nuova fase: l’informale, che è il prossimo imminente approdo.
Colore, astrazione e emozione diventa un invito a scoprire il mondo attraverso le sue infinite gradazioni di colore, per sollevare il velo di grigiore che talvolta offusca i nostri pensieri in vista di un ottimismo possibile e da perseguire.
La pittura è intrisa di immense distese di colore, soffuso, energico, accompagnato da lieve aerea malinconia, diventano luoghi dell’anima in un silenzio colorato”.
Cristina Boaretto
2016
Nel panorama pittorico di Cristina Zucchi è interessante cogliere l’articolarsi di un itinerario in cui si alternano opere di natura figurativa ed astratta, che appaiono depositarie di profondi concetti di accezione simbolica e psicologica.
Il temperamento dell’artista si identifica fondamentalmente con l’espressiva gestualità legata al colore, al punto tale che il colore stesso viene affermandosi come elemento cardine della sua pittura.
Dalle opere emerge un cromatismo evocativo, che richiama all’evidenza tutti quei valori soggettivi e sentimentali che si celano nell’animo, portando al conseguente delinearsi di un approccio emotivo dell’artista al proprio fare pittorico.
Il colore in tutte le sue sfaccettature a partire dalla consistenza materica fino alla definizione di specifiche gradazioni cromatiche si configura sulla superficie come un elemento dotato di vita propria, vivo, pulsante di energia e in continuo movimento, si mostra come l’anima di queste opere giustificando il significato di parte del repertorio astratto le cui creazioni risultano all’osservatore delle vere e proprie trasposizioni su tela o su tavola di stati d’animo. Si fondono al colore inoltre particolari tematiche riguardanti la natura e la vita.
Un’opera esplicativa che diventa sintesi di tali concetti è “ il bosco della vita”. Un ameno luogo verdeggiante che attraverso il virtuosismo prospettico si impone come straordinaria architettura naturale. Domina incontrastato il verde e le sue implicazioni simboliche relative all’idea di serenità, equilibrio, perseveranza, ma soprattutto “rinascita” perché il bosco è un luogo brulicante di vita a partire dagli alberi, linfa vitale e forza rigeneratrice di questa imponente architettura. Ritorna il medesimo concetto anche in certe sue opere astratte in cui il colore diventa movimento attraverso la caratteristica stesura ondeggiante che l’artista ha ideato per esprimere un continuo scorrere, fluire, inteso come rinascita. Talvolta alcune opere si fanno interpreti del tempo diventando vere e proprie metafore della sua fugacità e illimitatezza.
Un’ arte che esterna un forte senso di comunicatività mediante il sapiente impiego del colore, l’espressività del segno ed un innato talento appartenente all’artista stessa.
Valentina Giacon
2013
Il temperamento dell’artista si identifica fondamentalmente con l’espressiva gestualità legata al colore, al punto tale che il colore stesso viene affermandosi come elemento cardine della sua pittura.
Dalle opere emerge un cromatismo evocativo, che richiama all’evidenza tutti quei valori soggettivi e sentimentali che si celano nell’animo, portando al conseguente delinearsi di un approccio emotivo dell’artista al proprio fare pittorico.
Il colore in tutte le sue sfaccettature a partire dalla consistenza materica fino alla definizione di specifiche gradazioni cromatiche si configura sulla superficie come un elemento dotato di vita propria, vivo, pulsante di energia e in continuo movimento, si mostra come l’anima di queste opere giustificando il significato di parte del repertorio astratto le cui creazioni risultano all’osservatore delle vere e proprie trasposizioni su tela o su tavola di stati d’animo. Si fondono al colore inoltre particolari tematiche riguardanti la natura e la vita.
Un’opera esplicativa che diventa sintesi di tali concetti è “ il bosco della vita”. Un ameno luogo verdeggiante che attraverso il virtuosismo prospettico si impone come straordinaria architettura naturale. Domina incontrastato il verde e le sue implicazioni simboliche relative all’idea di serenità, equilibrio, perseveranza, ma soprattutto “rinascita” perché il bosco è un luogo brulicante di vita a partire dagli alberi, linfa vitale e forza rigeneratrice di questa imponente architettura. Ritorna il medesimo concetto anche in certe sue opere astratte in cui il colore diventa movimento attraverso la caratteristica stesura ondeggiante che l’artista ha ideato per esprimere un continuo scorrere, fluire, inteso come rinascita. Talvolta alcune opere si fanno interpreti del tempo diventando vere e proprie metafore della sua fugacità e illimitatezza.
Un’ arte che esterna un forte senso di comunicatività mediante il sapiente impiego del colore, l’espressività del segno ed un innato talento appartenente all’artista stessa.
Valentina Giacon
2013